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Burigozzi. — Si trova frequente menzione di essi nei documenti dal secolo XIII in poi. Ebbe uomini reputati nelle armi e nel trafico.
Gabriele Battaglia de'Burigozzi prestò da prima servigi militari ad Aliprando Visconti, indi nel Belgio al gran duca Alessandro Farnese. Diede prove di sommo valore sotto l'arciduca Alberto d'Austria, cosicchè fu promosso a conduttiero dei cavalli leggeri co'l grado di colonnello, e dopo aver corso varj pericoli, massime quello di esser fatto prigione dai nemici, mori nel 1602. Anche il padre di lui fu uomo d'arme e combattè contro i Francesi, difendendo il borgo natio. Da un ramo poi trapiantatosi in Milano naque Gian Marco merciajo, che scrisse la notissima Cronica milanese dal 1500 al 1544.
Busti. — In parecchi villaggi della nostra provincia e massime nei muniti di castelli soggiornarono famiglie signorili d'origine romana, longobarda o franca e forse d'altra che da que'luoghi ebbero il cognome. Così la famiglia Busti si denominò dal paese donde provenne. Questa ne'tempi più antichi vi alternava la dimora con la città, dove fin dal secolo XII esercitava cospicue cariche. Volgendo l'anno 1198, Milano, come è noto per la storia, era divisa in due fazioni de'nobili e del popolo. Fra i capitani e i valvassori che seguivano il primo partito il Giulini su la scorta del Fiamma nomina il casato de'Bustis. Inoltre nei capitoli della celebre concordia fermatasi nel 1258, conosciuta sotto il nome di Pace di Sant'Ambrogio tra la nobiltà ed il popolo, figura fra i delegati della parte dei capitani e de'valvassori un Amizone da Busto.
Agostino Busti detto il Bambaja, che si crede nato in Busto nel 1470 e mancò ai vivi verso la metà del secolo XVI, fu uno dei più celebri scultori del miglior secolo delle arti. Tra i suoi capolavori ammiransi il mausoleo del Caracciolo nel duomo di Milano, e il monumento a Gastone di Foix, che andò in più luoghi disperso, e di cui al presente parte giace nella villa di Castellazzo spettante al marchese senatore Antonio Busca, parte presso i Confalonieri e i Crivelli, parte alla Biblioteca Ambrosiana; e la statua nel magazino di Brera. Tutte queste reliquie furono ampiamente illustrate dal pittore Giuseppe Bossi.
Fra Bernardino da Busto, insigne per pietà e dottrina, vestì