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catolico, e fratello del re di Spagna Filippo IV. Questo cardinale menò seco un esercito d'infanteria di Catalogna “tanto infame (dice il cronista Reguzzoni) e vituperoso, che non si potrebbe abbastanza raccontare; erano nudi, scalzi, con scarpe di corda, neri come tanti mori, ladri che avrebbero rubato Cristo in croce, lussuriosi come gatti, e superbi come sbirri.„ Di ciò fu testimonio questo nostro borgo di Busto, poichè avendone alloggiate tre compagnie nelle caserme, le quali contavano più di 630 soldati, rubavano la carne nelle beccherie in faccia agli stessi macellaj, e in campagna l'uva, i legumi, il grano insomma ogni cosa che potevano avere.

Al 20 di giugno del 1635 passarono da Busto nove compagnie di fanteria napolitana per recarsi a Como, e di là nella Valtellina sotto il commando del conte Giovanni Serbellone, Commissario generale per opporsi alla furia de'Francesi che s'avevano occupata la riva.

„ A di sei di luglio fu dato ordine di fare la milizia per soccorso dei soldati di fortuna per la valle Tellina contro li Francesi, i quali avevano occupato il passo per andare in Fiandra, e per questa cagione furono aggravati i popoli a dargli tante paia di bovi, conforme il rilievo del sale per condurre l'artiglieria, e a Busto gli toccò per tre paia di bovi in sua parte.

„ Altre ventitre compagnie di soldati vennero il 4 di novembre del medesimo anno a Busto dal campo di Valenza dirigendosi alla volta della Valtellina parimente contro i Francesi.