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Da ultimo il Cronista dichiara che volentieri avrebbe dato tutti i nomi dei morti per il contagio, ma nel timore di recar troppa noja al lettore, ed incerto anche di annoverarli tutti con precisione, perchè molti morirono avanti che il morbo contagioso fosse conosciuto per tale, e più altri non furono messi a libro, si limita a dire che durante l'anno 1630 ne morirono: in genajo (in giorni 8), n.º 14; in febrajo (in giorni 8), 11; in marzo (in 24 giorni), 89; in aprile (dalli 8 ai 27 al giorno), 284; nel maggio, 266; nel giugno, 45; nel luglio (in giorni 25), 70; nell'agosto (in giorni 17), 20; nel settembre (in giorni 20), 40; e nell'ottobre 7. Ma, oltre li descritti come sopra, morirono di contagio 655; cosicchè abbiamo il numero totale ammontante a 1,500 persone, o poco più1.
XIV.
Passaggi di milizie — Il borgo invaso da'Francesi nel 1636 —
Progetto per erigervi un convento.
Su'l finir del maggio del 1633 venne a Milano il principe Ferdinando d'Austria, cardinale Infante, arcivescovo di Toledo e capitano generalissimo di tutto l'esercito
- ↑ Dalla relazione di Carlo Visconti a Filippo IV nel 1640, publicata da Angelo Salomoni nelle sue Memorie Storico-Diplomatiche degli Ambasciatori Milanesi, sì raccoglie che le spese sostenute dalla città di Milano in occasione della peste del 1630 e 1631 salirono ad un millione e settecento mila lire, oltre il danno pei tributi non riscossi. — Il Manzoni ne'Promessi Sposi, cap. XXXI in principio, afferma che “della città quasi esclusivamente trattano le memorie del tempo.„ Si possono quindi riguardare come rari e preziosi questi brani inediti su la peste del 1630, i quali raccontano i casi allora seguiti in una regione così industre del nostro contado.