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tarlo a S. Gregorio, uno di quelli, che già aveva il contagio sterniva (impattava) tutta la strada di paglia per molte braccia, dov'era posto il morto, e subito partito il clero, si dava il fuoco alla paglia per purgare la strada, acciò che passando di là le persone non restassero ammorbate ne infettate dal contagio. Di poi si andava a S. Gregorio cantando le solite preci nel viaggio, ed i monatti restavano sempre addietro per 12 braccia lontani dal clero.
„ Il clero, nell'andare, stavano lontani con grande disianza l'uno dall'altro, e, se avanzava tempo, si diceva il Passio. Giunto al Campo Santo, dove si sepelivano i morti, si cantavano le litanie e l'orazioni, poi si diceva un Deprofundis per tutte le anime del purgatorio, nè mai alcuno del clero s'inginocchiava, nè in chiesa, nè altrove, nè in tempo de'funerali, e perchè avanti il contagio il popolo tutto seguitava il defunto sino alla chiesa, in questo tempo, secondo lo stile e l'uso antico della patria, fu poi fatta la proibizione che nessuno intervenisse a'funerali, stando il pericolo ed il sospetto del contagio, ma solamente era accompagnato da sacerdoti: e tutto questo si osservava inviolabilmente con molte altre avvertenze, quali descrivendo porterebbero troppo tedio e nausea al devoto lettore. E perchè si era venuto a termine, che non si trovava cera per dare in mano a'sacerdoti per loro uso, se gli davano i denari per pagamento; se bene una buona parte dei corpi si facevano gratis, per ricchi che fossero.
„ In chiesa non si teneva alcuna sorta di aqua benedetta negli avelli per non imbrattare nè infettare le persone, che andavano alla chiesa con il pigliare e toccare l'aqua per farsi il segno della santa croce, secondo il costume e divozione de'buoni cristiani.