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DONNESCO. 49

ma fusse vicina all’ultima rovina; quando intese, che tanto si era venduto un pesce, quanto un Bue. O povero Catone! e che diresti, se venissi in questi tempi, e vedessi, non una triglia, che pur si mangia, ma un’anguilla di cenci in testa della mia moglie, valere il prezzo di cento Bovi? in vero, che cotesto legolo di canape farebbe meglio l’offitio impostogli dalla natura, che quello, al quale voi l’astringete con l’arte, se servisse non per ornamento, ma per rimedio del vostro poco