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42 DEL LVSSO

Paradiso; quel naso, che è la torre, non di Davide ma di Babel, nelle cui lodi si confondono le lingue de’ più lodati Oratori; quelle guancie di rose colorite, più che dal piede di Venere, dal sangue di mille cuori; quell’orecchie, che sono due laberinti d’Amore, ove si perdano le preghiere degli amanti; quegli occhi, che sono un’Epilogo, una quinta assenza delle stelle distillate da Esculapio; quelle ciglia, che sono due Idri vestite a bruno per la morte della