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DONNESCO. |
vaggio doppiamente colpevole, ha convertito in trionfo del suo Lusso il gastigo del suo delitto.
Queste vesti sono intessute di seta, che altro al fin non è, che vomito, e sepolcro d’un verme. Lo disse il nostro Poeta nel sonetto sopra il verme da seta.
- Questo del fatto altrui gravido seme,
- Animato tesoro, atomo vivo,
- Di donzella gentil nel sen lascivo,
- Dove folle altrui muor, nascer non teme.
- Pasce al par se di foglie, e l’uom di speme,
- Dorme, e veglia talhor de gli occhi privo,
- Fabbrica la sua tomba, e semivivo.
- Arricchisce l’essequie a l’hore estreme.
- Pargoletta Fenice al fin rinasce;
- Quindi de le sue spoglie industre mano
- Tesse serici ammanti, e regie fasce.
- Hor perche tanto insuperbisce in vano
- Questo del fatto altrui gravido seme,