questa sol donna. Nondimeno ella sprezzò questa sua compositione, perche havendo un’ingegno divino non può, che abborrire quell’operationi, che sono fatte per necessità. Io procurai di persuaderla, perche la concedesse alle mie stampe, ma sempre la negò, facendo al contrario dell’altre donne, perche dove l’altre per cattivar affetto à parti loro, con l’arte abbelliscono la natura: questa naturalezza della sua modestia deformava l’artificio del parto per levarmelo dall’affetto. Finalmente, non havendo potuto ottenerlo con la persuasiva, mi sono ingegnato di rubbarlo à chi per gran fortuna haveva sortito di poterlo veder manoscritto. Ne mi biasmar, Lettor mio, perche io sono d’opinione che gl’antichi constituissero Mercurio nume della persuasiva e de’ furti insieme à fine di mostrare che queste doi professioni devono star unite per aiutarsi scambievolmente conforme al biso-