Pagina:Buoninsegni, Contro 'l lusso donnesco, 1644.djvu/191


Antisatira 187

tendete, Signor Buoninsegni? E voi di queste sete ardito di parlare con sì poco rispetto, stupisco della vostra gentilezza, acclamata da ogn’uno per ammirabile, e da me venerata come tale.

Ah huomini folli (parlo con cattivi) e insensati al vostro bene, già che v’ho fatto conoscere, come sete un mazzo di carte, a che non rivolgere i denari nelle spese necessarie alle vostre famiglie, e convenienti agli ornamenti delle vostre mogli, le spade in diffesa dell’-