ALL’AVTRICE.
O del Celeste Amor Sposa, ed Ancella. Poi che Nome hai d’A. . . . . . e sembiante De’ sempiterni Dei Da le contrade sante. Ma s’ogni detto tuo sembra una stella, Così le carte, oue i tuoi detti accogli Sembran cieli, e non fogli.
D. G. B. S.