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138 | Antisatira |
mevole mostrando di non sapere, che la varietà delle cose è quella, che fà bello il mondo, oltre poi, che di tutte quelle vanità, che sprezzate, e detestate in noi trovansi esempij d’huomini, e regi insigni, che se ne sono indiferentemente compiacciuti. Creso Re di Lidia compariva così pomposamente vestito, e variamente adorno di colori, e di foggie, che Solone il confuse, cavandogli il pianto dagli occhi, col farlo ravedere, che ’l Pavone, il Papagalo, e altri animali