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Antisatira 115

inferno di peccati abellito, fregiato, e lisciato con quel metallo, in virtù del quale non v’hà sceleragine, che da lui non si cometta, e poi finge di maravigliarsi, che faccia qualche motivo nell’animo feminino.
Non mancano essempij infiniti d’huomini vani, lascivi, dediti alle capigliature, ai belletti, agli odori, ai profumi, e a tutte quelle cose biasimate con tanta detestatione nelle donne dal nostro gentilissimo Satirico.

Senza fine abbondano nel viril sesso gli effemi-