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Antisatira 113

è innocentissima.

A che sprezzare ne donneschi arnesi la seta, per esser un vomito di verme, s’apunto la Donna se ne copre, per haver di continuo inanzi agli occhi un’oggetto da contemplare quali sian le vanità mondane? Forse, che voi huomini, che pur sete vermi della terra, non vestite, non pur le sete ma gli ori, e i Diamanti con una così indicente lascivia, ch’amorba il Mondo, e il Cielo? Qual Donna s’è giamai ritrovata, che tanto esorbitatamente si sia