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Antisatira 107

penna di Corvo ad oltraggiare, e sprezzare le nobili operationi donnesche, pretendendo d’immortalarsi con quei scritti, che li fanno conoscere per mostri d’ingratitudine. Odasi lo schernitor degli habiti feminili non dolersi con zelo, che si trascuri il culto di Dio, non del tempo malamente perduto dalle donne in adornarsi, non del pericolo a che tal’una espone la sua pudicitia, perche inciampino nella rete quegli uccelli, per i quali non è tesa, ma lagnarsi, che la vanità