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20 | rime | (38) |
Felice son nella tuo cortesia.
Beata l’alma, ove non corre tempo,5
per te s’è fatta a contemplare Dio.
38
Quanta dolcezza al cor per gli occhi porta
quel che ’n un punto el tempo e morte fura!
Che è questo però che mi conforta
e negli affanni cresce e sempre dura.
Amor, come virtù viva e accorta,5
desta gli spirti ed è più degna cura.
Risponde a me: — Come persona morta
mena suo vita chi è da me sicura. —
Amore è un concetto di bellezza
immaginata o vista dentro al core,10
amica di virtute e gentilezza.
39
Del fiero colpo e del pungente strale
la medicina era passarmi ’l core;
ma questo è propio sol del mie signore,
crescer la vita dove cresce ’l male.
E se ’l primo suo colpo fu mortale,5
seco un messo di par venne d’Amore
che mi disse: — Ama, anz’ardi; ché chi muore
non ha da gire al ciel nel mondo altr’ale.
I’ son colui che ne’ prim’anni tuoi
gli occhi tuo infermi volsi alla beltate10
che dalla terra al ciel vivo conduce. —