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16 | rime | (29) |
mirarvi tutto il tempo che m’è dato.
E s’i’ cangiassi stato,
vivendo in questo, in quell’altro morrei;
né pietà troverei
ove non fussin quegli.10
O Dio, e’ son pur begli!
Chi non ne vive non è nato ancora;
e se verrà dipoi,
a dirlo qui tra noi,
forz’è che, nato, di subito mora;15
ché chi non s’innamora
de’ begli occhi, non vive.
29
Ogn’ira, ogni miseria e ogni forza,
chi d’amor s’arma vince ogni fortuna.
30
Dagli occhi del mie ben si parte e vola
un raggio ardente e di sì chiara luce
che da’ mie, chiusi ancor, trapassa ’l core.
Onde va zoppo Amore,
tant’è dispar la soma che conduce,5
dando a me luce, e tenebre m’invola.
31
Amor non già, ma gli occhi mei son quegli
che ne’ tuo soli e begli
e vita e morte intera trovato hanno.
Tante meno m’offende e preme ’l danno,