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96 rime (181)


181

 
     — Perché ne’ volti offesi non entrasti
dagli anni, Morte, e c’anzi tempo i’ mora?
— Perché nel ciel non sale e non dimora
cosa che ’nvecchi e parte il mondo guasti.


182

 
     Non volse Morte non ancider senza
l’arme degli anni e de’ superchi giorni
la beltà che qui giace, acciò c’or torni
al ciel con la non persa sua presenza.


183

 
     La beltà che qui giace al mondo vinse
di tanto ogni più bella creatura,
che morte, ch’era in odio alla natura,
per farsi amica a lei, l’ancise e stinse.


184

 
     Qui son de’ Bracci, deboli a l’impresa
contr’a la morte mia per non morire;
meglio era esser de’ piedi per fuggire
che de’ Bracci e non far da lei difesa.