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126 | la cena de le ceneri |
Smi. Prima che venghi ad altre questioni, al presente vorrei sapere, come vogliamo noi dire, che il sole è l’elemento vero del fuoco, e primo caldo, e quello è fisso in mezzo di questi corpi erranti, tra’ quali intendiamo la terra? Perchè mi occorre, ch’è più verisimile, che questo corpo si muova, che li altri, che noi possiamo veder per esperienza del senso.
Teo. Dite la ragione!
Smi. Le parti de la terra, ovunque siino o naturalmente, o per violenza ritenute, non si muovono. Così le parti de l’acque fuor del mare, fiumi ed altri vivi continenti, stanno ferme. Ma le parti del foco, quando non hanno facultà di montare in alto, come quando son ritenute da le concavità de le fornaci, si svolgono e ruotano in tondo, e non è modo, che le ritegna. Se dunque vogliamo prendere qualche argumento e fede da le parti, il moto conviene più al sole ed elemento di foco, che a la terra.
Teo. A questo rispondo prima, che per ciò si potrebbe concedere, che il sole si muova circa il proprio centro, ma non già circa altro mezzo; atteso che basta, che tutti i circostanti corpi si muovano circa lui, per tanto che di esso quelli han bisogno; ed anco per quel, che forse anco lui potesse desiderar da essi. Secondo è da considerare, che l’elemento del foco è soggetto del primo caldo, e corpo così denso e dissimilare in parti e membri, come è la terra. Però quello che noi veggiamo muoversi di tal sorte, è aria accesa, che si chiama fiamma, come la medesma aria alterata dal freddo de la terra si chiama vapore.
Smi. E da questo mi par aver mezzo di confirmar quel che dico, perchè il vapore si muove tardo e