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luce del sole. Del resto i compagni del Lombroso, acceso di sorpresa uno zolfanello, videro bene in aria il campanello che suonava, senza che alcuna mano lo agitasse; e alla luce subito ricadde1.
Ma allora da che deriva la grande incertezza dei fenomeni? perchè talvolta, anche con un medio forte, non si ottiene assolutamente nulla? Se fossero reali, si dovrebbe poterli riprodurre coll’esperimento, tutte le volte che si vuole, come si fa cogli altri fenomeni. Non si sottrarrebbero, come dice il Wundt, al principio di causalità.
Rispondo che questi fenomeni, come gli altri, si ottengono quando ci sono tutte le condizioni necessarie. E, se non si ottengono quando si vogliono, egli è perché:
1° Le condizioni non le conosciamo tutte; altrimenti non attribuiremmo questi fenomeni ad una causa occulta, e non ci sarebbe più bisogno di sperimentare per determinarne le condizioni, come non si sperimenta più per verificare se l’acqua è composta di ossigeno e d’idrogeno. E, non conoscendole tutte, può darsi che ne manchi qualcuna senza che sappiamo qual sia. Nulla di più naturale che l’incertezza di fenomeni i quali dipendono da condizioni
- ↑ Nota alla 2a ediz. — Due fisici, Finzi e Gerosa, sperimentando a Napoli nel luglio di quest’anno, fecero anche meglio; prepararono una lampada elettrica, in modo che alla sola pressione di una mano si chiudeva il circuito e brillava istantaneamente la luce; e anch’essi non videro che gli strumenti musicali e cadere; ma il sedicente John King, disturbato, espresse a Cerosa il suo dispetto in modo molto sensibile.