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non soltanto la sua mano è presa da tremiti convulsi, ma tende chiaramente a sfuggirmi. Lo confessa essa medesima e raccomanda di tenerla salda perchè le scappano le mani. Essa tende a ingannare inconscientemente. Tocca a noi a tenerle le mani, non come in una morsa, facendole male, ma tenendole oltre il polso anche il pollice, come avesse le manette, in modo che l’Eusapia non possa fuggirvi nell’oscurità nè sostituirvi una mano all’altra. Immaginatevi pure di aver a che fare con un prestigiatore abilissimo, e, senza offenderla, prendete, le vostre precauzioni. Ma sarete toccati egualmente.
Un’altra causa degli smascheramenti è la prevenzione che i fenomeni non debbono esser veri. Ci sono le illusioni prodotte dalla credulità, ma anche quelle prodotte dall’incredulità. Anche gli increduli sono in uno stato di attenzione aspettante, per cui credono di veder ciò che non c’è; se non lo vedono lo indovinano; essi capiscono tutto, essi spiegano tutto. Hanno una tal paura di essere minchionati, che si minchionano da sè stessi; e per evitare l’inverosimile inventano l’impossibile. Che un accademico, il Jobert de Lamballe, ed altri al suo seguito, spiegassero i raps, cioè i picchi degli spiriti sul tavolino, come rumori prodotti dagli scatti del muscolo corto peroneo del medio, lo capivo, perchè essi, non avendo fatto esperimenti, non potevano confrontare un rumore coll’altro, e giudicavano di una chitarra, da una trombetta; che ripeta questa spiegazione lo Sciamanna nella Nuova Antologia, non mi fa stupire, poichè anch’