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sono fra le imitazioni e i fenomeni reali. «Chi desidera sapere, dice il Wallace, in che modo Lyun, Maskelyne, Cook e Dobler eseguiscono alcune delle loro gherminelle più curiose, non ha che a leggere la conferenza stampata col titolo Medii, spiritisti e stregoni prima di assistere alle buffonate di quei dottori.»
5. L’opinione che i fenomeni spiritici siano imitabili è diffusa nel pubblico; ma non è certo l’opinione dei presigiatori. Jacob, prestigiatore del teatro Robert Houdin a Parigi, e il Bellacchini, prestigiatore della corte a Berlino, hanno rilasciato al medio Slade dichiarazioni che nessuna delle arti loro può riprodurre i fenomeni ch’egli produce1. Il Trollope, pure citato dal Wallace, racconta che Bosco, uno dei più bravi prestigiatori che siano mai stati, rideva assai della credenza che i fenomeni prodotti dall’Home si potessero attribuire alle risorse dell’arte sua. Dunque in teatro i prestigiatori fanno ridere a spese degli spiritisti, ma fuori del teatro ridono del pubblico. Anche Hermann avrebbe ammesso a New York che nei fenomeni medianici non c’è frode; salvo che sosteneva di poterli riprodurre perfettamente coll’arte sua (cioè con un compare invece di uno spirito). Perfino il Maskelyne, celebre prestigiatore, che insieme al dott. Wetherly ha scritto un libro intitolato The Supernatural, in cui, secondo lo Stead, è raccolto tutto ciò che si può dire di peggio contro questi fenomeni, avrebbe ammesso pubblicamente almeno
- ↑ Vedi l’opera citata dello Zöllner, trad. del Massey, in fine.