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di casa, la quale certo non poteva essere un compare, o piuttosto una comare, perchè è ancora convinta adesso che è il medio che fa tutto. E una seduta tenni poi in casa di amici del cav. Ercole Chiaia, ma sempre tenendo io le mani del medio dal principio alla fine della seduta. Ai fatti che si verificarono in queste sedute accennerò più innanzi. Questo per ora importa dire che non ho mai potuto osservar nulla che mi desse diritto di sospettare1.

3. Ora, all’imitazione dei prestigiatori rispondo: Alcuni fenomeni medianici sono facili ad imitare; altri difficilissimi; non voglio dire che ve ne siano di inimitabili, perchè non sono prestigiatore, e perchè non devo dire a priori che la loro imitazione sia impossibile. Ma posso dire a posteriori, cioè considerando le imitazioni fatte sin qui, che se i prestigiatori possono imitarli, non possono però riprodurli; possono farne di simili, ma non far quelli, a meno che oltre ad esser prestigiatori siano anche medii. E posso dirlo, perchè i prestigiatori non hanno finora imitato i fenomeni spiritici in modo da ingannare, che quando hanno potuto ottenere due condizioni:

La prima è che con loro non si avessero tutte le esigenze e non si prendessero tutte le precauzioni che si

  1. Nota alla 2a ed. — Ora, dopo alcune sedute a Milano collo stesso medio in casa Finzi, aggiungo che ho osservato sempre nuovi e maggiori indizi di sincerità.