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definizione dell’anima. E quanto ai fatti, io diceva che non avevo ancora assistito ad esperimenti spiritici che mi convincessero (p. 324), e che perciò, gli scienziati non essendo d’accordo (p. 325), io mi attenevo al vecchio consiglio: nihil nega, parum crede, nisi videas (p. 3 2 6). Ma dopo la pubblicazione del mio Manuale ho continuato a studiare, ed ho potuto assistere ad esperimenti i quali mi hanno convinto che i fatti spiritici più meravigliosi non sono imposture nè allucinazioni, ma proprio fatti; e ragionando sono giunto, non a scoprire lo spiritismo, ma a capire che l’Aksàkow ha ragione di dire che molti di questi fatti non si possono spiegare che mediante la comunicazione coi defunti. Dunque io ho aggiunto a ciò che sapevo, ma non ho mutato. Dunque sono in pace colla logica. E, al postutto, se avessi mutato qualche cosa, Voltaire ha detto che l’ostinazione è l’energia degli sciocchi. E colla coscienza poi sono in pace più che mai; perchè ciò che mi è parso vero, non l’ho tenuto per me; ma l’ho detto al lettore; e l’ho detto, senza interesse; e se l’ho fatto con piacere, non è colpa mia; e se l’ho ingannato, mi sono ingannato con lui. E adesso, lo saluto, e qui vult sapere, sapiat.
3 Aprile 1892.
2ª ediz. - 17 Ottobre 1892.