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β) Più ancora della telepatia e della chiaroveggenza, questa onnipotenza del pensiero sarebbe, se non una prova sufficiente dello spiritismo e nemmeno dello spiritualismo, almeno una prova assoluta della mancanza di base del materialismo. Voi volete trarre il pensiero dell’intelligenza occulta dall’incosciente del medio, perchè il medio ha un cervello; ma questo pensiero, uscito fuori dal corpo del medio, produce o si trasforma in una mano vivente che vi offre un fiore o scrive colla matita; ora all’asserzione che il pensiero è proprietà dell’organismo non si può dare maggior risposta che quando un organismo è fatto dal pensiero.

γ) Il supporre che tutti questi fatti (dei quali nessuno, nemmeno fra i partigiani della forza psichica del medio, nega che siano prodotti dal pensiero), siano prodotti dal pensiero di un essere che non solo è ignorante (cioè non ha la scienza del come si possano fare queste cose, altrimenti il medio conterrebbe un vero mago), ma ancora è incosciente (cioè non sa nemmeno che è lui che li fa, altrimenti non li attribuirebbe ad un altro), ed anzi non ha nemmeno l’immagine incosciente della cosa da fare (necessaria a produrre il fantasma fotografabile di un defunto che il medio e gli astanti non hanno mai conosciuto), ma ha soltanto un vago desiderio che si realizzi una cosa di una certa specie, - il suppor tutto questo, per non ammettere le comunicazioni dei defunti, è un far questo ragionamento: «Questi fatti sono manifestamente prodotti da un’intelligenza; ma non possono essere prodotti