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fuori della natura. Voglio concedere soltanto che sarebbe una cosa diversa da ciò che già sappiamo della natura, una cosa nuova, una cosa strana; una cosa che, se fosse vera, sarebbe per ciò stesso naturale, ma che non potremmo ammettere per vera senza allargare il concetto che abbiamo della natura. Ed anzi, non voglio nemmeno ammettere che non è punto naturale, ma soltanto che è poco naturale; infatti non sarebbe una cosa completamente nuova e strana, una cosa senza analogia nell’esperienza umana; giacchè vi sono dei fenomeni naturali, dei fenomeni spontanei, dei fenomeni non provocati cogli esperimenti medianici, i quali suggerirebbero di per sè l’ipotesi spiritica, e sono le apparizioni spontanee dei morti; apparizioni di cui la tradizione ne racconta moltissime; apparizioni delle quali alcune, secondo gli studj recenti della Società londinese per le ricerche psichiche, furono reali ed autentiche. Egli è vero che queste apparizioni sono ancora o ignorate o negate dalla scienza (per la quale intendo qui la maggioranza degli scienziati), come tutti i fatti lo furono per qualche tempo (e molto giustamente); ma se queste apparizioni fossero ammesse anche dalla scienza, direi addirittura che l’ipotesi spiritica è naturalissima. Dunque l’ipotesi spiritica non è completamente nuova, ma solo nuova per la scienza; non fuori del naturale, ma solo poco naturale. La sua stranezza non è dunque tale che si debba respingere ad ogni costo, ma solo tale che si deve respingere se ne troviamo un’altra la quale, spiegando un numero eguale, o quasi