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desidera, cioè la prova che i morti ritornano e possono entrare in comunicazione con noi. Ma io non ho ottenuto neppure una volta una prova soddisfacente che la cosa stesse così. Io ho ricevuto centinaia di comunicazioni, che si dicevano fatte da amici defunti; ma appena cerco di aver la prova che essi sono realmente gli individui che dicono di essere, non reggono più. Neppur uno è stato capace di rispondere alle domande necessarie per dimostrare la sua identità; e il gran problema della vita futura è ancora per me un mistero impenetrabile come pel passato. Tutto ciò di cui sono convinto è, che esistono degli esseri invisibili ed intelligenti, i quali dicono di essere gli spiriti di persone defunte; ma la prova che io domando per crederlo, non l’ho mai avuta, sebbene io sia disposto ad ammettere che molti dei miei amici assicurano di aver veramente ottenuto le prove desiderate, ed io stesso sia già stato più volte vicino a questa convinzione. La massima approssimazione ad una prova soddisfacente, l’ho ottenuta colla medianità privata di una signora che andò sviluppandosi come medio scrivente sotto i miei proprj occhi, e non tenne mai sedute con alcun altro. Da lei ottenni la speranza che i miei dubbj potessero finalmente esser risolti; ma disgraziatamente essa perdette il dono della medianità. Sono quindi molto afflitto di non poterle dare delle assicurazioni più consolanti. Io son passato pel medesimo stato d’animo, e so quanto ardentemente l’anima aspiri a un solo e piccolo segno di vita al di là del sepolcro. - Ho l’onore, ecc. - ».