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Lo stesso si dica pel caso raccontato ultimamente dal Gabbrielli, (Ipnotismo e spiritismo, conferenza tenuta a Bari, 1892), che garantisce sul suo onore la verità dei fatti, ed ha per medio una sorella di tredici anni: - Nel 1869 un amico di Genova mi dirige a Firenze un certo Achille Perusini di Battaglia nel Veneto, perchè io gli serva di guida per visitare la città. Egli viene, si trattiene tre giorni a Firenze e io adempio come posso alla parte di Cicerone. - Circa due mesi dopo questa circostanza, mia moglie era per farmi il regalo di un terzo figlio. Impiegato con 1500 lire all’anno di stipendio, non sapevo a qual santo votarmi per superare quella crisi. Chiesi consiglio ed aiuto al mondo invisibile. Mi si rispose: «Scrivi a Perusini e pregalo di tenerti a battesimo la figlia che ti nascerà.» Era un assurdo, almeno tale ritenni l’oracolo, inquantochè la relazione superficiale fatta con quel signore nel poco tempo che si trattenne a Firenze, non mi autorizzava ad importunarlo per fargli sostenere una parte che non sempre torna troppo gradita. Ripetei la prova e per più sere consecutive ebbi la medesima risposta. Che fare? Con una certa titubanza, ve lo confesso, scrissi al Perusini ed egli accettò il poco piacevole incarico. Al momento opportuno egli venne espressamente a Firenze e prima di ripartire, fra le altre cose, consegnò a mia moglie una scatola di confetti. Due giorni dopo offrendone qualcuno ad una conoscente, trovai tra quelli un involto con 25 monete d’oro! Nelle condizioni in cui mi trovavo era una fortuna per me; ma per