Pagina:Brofferio - Per lo spiritismo.djvu/323

propria scrittura1. Ecco, io capisco che quando si raccontano di queste cose, quelli che non conoscono la letteratura spiritista e non hanno fatto esperimenti colla Eusapia Palladino, vi ridano in faccia come quel negro a cui volevano dar ad intendere che in Europa c’è dell’acqua solida; capisco che una pia vecchierella si faccia il segno della santa croce; ma non capisco che gli scienziati (e non solo quelli che possiedono solo la scienza altrui, e di quarta mano, ma quelli che sono agli avamposti della scienza), vogliano spiegar queste cose solo colla chiaroveggenza e la forza psichica del medio, ostinandosi contro la testimonianza di Estella che dice sono io e del medio che dice non sono io.

L’altro caso decisivo è quello in cui si ha, oltre la concordanza di differenti prove, la concordanza di differenti medii. Così nei Saggi di medianità ipnotica pubbliblicati dal Rossi-Pagnoni leggiamo che una giovane, magnetizzata dal dottor Moroni per ragione di salute, un giorno diede una prova, non aspettata e non domandata, di medianità veggente, dicendo di vedere e riconoscere lo spirito che nella stanza attigua era consultato da un medio col tavolino; subito si verificò che il nome da essa dato era lo stesso che aveva dato il tavolino. Qui, per negare la realtà dello spirito, bisogna supporre che gli incoscienti dei due medii si siano messi d’accordo a distanza.

  1. Dale Owen, nella trad. tedesca Das streitige Land, I, 262-286 — Aksákow 668-670, 748-751.