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perchè i centri esaltati facciano vibrar l’etere invece di far ballare una tarantella al medio; alla fisica non sa dire perchè le vibrazioni prodotte dal desiderio del disegno di una croce, incontrando per aria una matita, ne trasportino tante molecole quante bastano, attraverso a cinque fogli di carta, e le mettano ciascuna a posto in modo da disegnar una croce;
s’aggiunga poi che per adattare quest’ipotesi bisogna far man mano tante concessioni, che essa medesima ci conduce alle porte dello spiritualismo; perchè, se si può suonare un campanello senza le mani, e quindi senza i nervi motori, non si può più sostenere la necessità dei centri motori; e se l’etere può pensare e scrivere, vi possono essere intelligenze dotate di un corpo etereo, cioè spiriti; e se il pensiero può far un apporto, cioè far passare un fiore attraverso a un muro o per una quarta dimensione dello spazio, è difficile sostenere che il pensiero è una proprietà della materia, e non viceversa; che se poi il pensiero può fare una materializzazione, cioè trarre un fiore, un essere organico, dal nulla, o trasformarsi in quel fiore, il nostro organismo stesso diventa, come per Schopenhauer, un’illusione permanente prodotta dal desiderio di vivere; e non si può più dir stramba la sentenza del du Prel, che la nascita o incarnazione stessa non è che una materializzazione più stabile.
Si aggiunga finalmente che nemmeno quest’ipotesi, così larga e così comoda, che bastino certe condizioni neuropatologiche perchè il pensiero, anche incosciente, possa