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quando si è toccati (come ho sentito io) da due mani diverse fra loro, e diverse da quelle del medio? Lo Janisch risponde che, se il medio può produrre un fantasma, potrà anche produrne due. Ciò non sarebbe ammissibile se si trattasse di telepatia, cioè se il fantasma fosse il doppio del medio; ma è supponibile quando si tratta di fantasmi di defunti; il medio può immaginarsi più defunti in una volta.

Ma vediamo un pò un quinto caso: quando il fantasma è fotografato? Hartmann ammette anche l’allucinazione della lastra fotografica. Gli spiritisti se ne sono scandalizzati. Hanno ragione, ma non tanto quanto credono. Certo quest’idea sarebbe ridicola se l’Hartmann e il Wittig supponessero nella lastra fotografica un’allucinazione nel senso ordinario della parola, ossia che la fotografia fosse un effetto dell’immaginazione esaltata della lastra fotografica; perciò ho detto che la fotografia prova che gli astanti non hanno un’allucinazione propriamente detta, cioè tutta interna; che deve esser prodotta in parte da un’impressione che viene di fuori. Ma quest’impressione può essere appunto il pensiero del medio, voglio dire le vibrazioni eteree che esso ha provocato. Quindi il professor Jaukowski non è poi nell’assurdo allorchè dice: «Perchè in certi casi il cervello non potrebbe far ciò che fanno i raggi solari? Il cervello vive pure dei raggi solari!». Si vuol dir dunque che le stesse vibrazioni eteree che nei cervelli degli astanti producono un’allucinazione, nella lastra fotografica agiscono sullo ioduro d’argento in modo da produrre