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simultaneamente più fantasmi differenti dal medio, l’azione del doppio del medio dev’essere assolutamente esclusa1. Si potrebbe ancora supporre l’azione di viventi lontani. Ma quando si riconoscono con sicurezza persone defunte, non è più ammissibile nemmeno questa supposizione.

Conclusione di questi tre paragrafi: negli esperimenti medianici si sono ottenute fotografie (il che esclude l’allucinazione propriamente detta), perfettamente rassomiglianti a defunti, (il che esclude l’allucinazione telepatica prodotta da viventi), che non erano mai stati fotografati in vita loro (il che esclude l’impostura). Dunque ci sono dei fantasmi che sono copie di defunti, eppure sono reali in quanto sono qualche cosa fuori di noi, e tuttavia non sono imitazioni prodotte coll’impostura.

4° Ma devo anche escludere che questi fantasmi siano gli spiriti dei defunti. Mettiamo pure che questi non siano spirituali nel senso metafisico della parola, cioè immateriali, inestesi, bensì rivestiti di un corpo etereo, fluidico; tuttavia i fantasmi degli esperimenti medianici non potrebbero essere le anime dei defunti. E ciò per due ragioni: la prima, che questi fantasmi, oltre ad essere parziali, sono temporanei; finito l’esperimento, sparisce

  1. Nota alla 2a ed. — Anche senza fantasmi, quando si sentono suonare quattro strumenti distanti e diversi, non si tratta più di azione del doppio del medio. Quante mani, domanda il Cavalli, dovrebbe poter avere e adoperare il doppio del medio per suonare contemporaneamente quattro istrumenti musicali? vedi Vessillo spiritista, Sett. 92.