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e tanto gesso quanto ce n’era nella forma portata da lui. Allora si provò col medio in un sacco fino al collo per venti sedute; e l’esperimento riusciva. Ma si sospettava che nell’oscurità il medio scucisse il sacco. Allora si domandò che il fenomeno si producesse in un baule chiuso a chiave; e il fenomeno avvenne. Di tutto questo non posso certamente portar testimonianza io; ma il lettore consulti l’Aksákow, specialmente a p. 171. So che impronte nella creta in un baule chiuso a chiave furono ottenute a Napoli col medio Eusapia Palladino, e il Chiaia, vecchio e coraggioso spiritista, possiede, diremo così, la maschera del famigerato spirito John King. Ma di John King si è ottenuta in Russia la fotografia. E molti altri spiriti furono fotografati; si poterono fotografare spiriti invisibili (fotografia trascendentale), perchè la lastra fotografica è sensibile ai raggi ultravioletti, che sfuggono all’occhio; se ne fotografarono di visibili; sospettando che il medio si camuffasse da fantasma, si fotografarono medio e spirito insieme. So bene che si è smascherato il medio Firman, che faceva da fantasma; so bene che il fotografo Buguet ha confessato di aver falsificato delle fotografie spiritiche; mi ricordo anch’io che guardando nel Gibier la fotografia della Katie King ottenuta dal Crookes, sospettavo che il fantasma fosse invece il medio, e al posto del medio (di cui la testa era nascosta dietro il fantasma si fosse messo un fantoccio. Ma allora non avevo letto il primo volume del’Aksákow, pieno di documenti, che qui non posso nemmeno riassumere;