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scuro, traverso la materia e a gran distanza), e il fatto che in certi casi si può agire fisicamente senza le mani, ed anzi far senza mani delle cose che nessuno sa come si possano fare colle mani o con altro strumento, provano che gli occhi non sono necessari per vedere nè le membra per agire. Egli è vero che queste facoltà anormali dipendono da condizioni anormali e patologiche del sistema nervoso; e che in questi casi si può supporre col Lombroso che i centri ottici si sostituiscono agli occhi e i centri motori alle mani. Ma non c’è altra ragione per farlo che questa: che i centri ottici e motori ci sono ancora. Anzi, appunto perchè queste facoltà si manifestano in condizioni patologiche del sistema nervoso, e specialmente in sonnambulismo e in punto di morte, si direbbe che tanto più la visione a distanza e l’azione a distanza sono facili quanto più il sistema nervoso è debole; e che lo spirito varcherà liberamente lo spazio quando non sarà più legato ai centri ottici e motori. Dunque la stessa fisiologia sarebbe più favorevole allo spiritualismo che al materialismo.
L’ipotesi di Lombroso non mi spiega la medianità meglio che la teoria spiritica. Io capisco che «un colpo al parietale sinistro dell’Eusapia, profondo così che vi si infossa un dito», possa produrre l’interruzione delle funzioni di alcuni centri cerebrali, mentre si esalta l’attività di altri centri, specialmente dei centri motori; ma non capisco perché questi centri esaltati comunichino il loro movimento all’etere invece che agli arti. Aggiungi l’obbiezione