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rigoroso del medio; e il Richet, che era medico, fece al medio, come poi raccontò anche il giornale il Secolo, una perquisizione completa e minuziosa (dunque l’Eusapia non aveva rose indosso); 2° quando fummo in catena allo scuro, il medio fece tenere dal Richet, ambe le mani (dunque il Richet non poteva sospettare che l’Eusapia gli desse delle rose colla mano che egli non teneva); 3.° siccome gli avversarj dell’Eusapia, sospettano di complicità il cav. Chiaia, appunto perchè è uno degli uomini più benemeriti dello spiritismo, così il medio (suggestionato) pregò il cav. Chiaia di uscire dalla stanza, e poi il tavolo mandò il dottor Ermacora ad accompagnarlo (dunque il solo che il Richet avrebbe potuto sospettar a torto come compare, era, non solo assente, ma sorvegliato); 4° il Richet finalmente non ricevette le rose da alcuna mano, bensì, per usar la sua espressione, si sentì quasi crescer le rose nella mano. — Ora come si fa a non dire che John, chiunque egli sia, è un essere intelligente?</ref>.

E con queste volontà intelligenti, che non sono noi, si trova modo di comunicare; e si domanda loro chi sono; e rispondono di essere anime di defunti. Quella che Eusapia evoca, dice che era un personaggio storico, di cui non vuol fare il nome; si fa chiamare col pseudonimo di John King. Interrogato perchè fa queste cose, risponde che è una missione scelta da lui, per espiazione, quella di adoperarsi a persuaderci che c’è un’altra vita. E tutte queste intelligenze dicono di appartenere ad un altro mondo. E interrogate come fanno, hanno risposto generalmente che esse non possono agire direttamente sul nostro mondo corporeo; ma che lo spirito, sia il loro che quelle dei viventi, è rivestito di una specie di corpo fluidico (che gli spiritisti chiamano perispirito), di una materia