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fatto è che pel senso comune, pel senso della maggioranza e volgare e scientifica, sono impossibili. Il fatto è che pel senso comune, pel senso della maggioranza e volgare e scientifica, sono impossibili. Il fatto è che per Lombroso, che oggi le crede perfino spiegabili col solo soccorso della neuropatologia, ieri erano impossibili. Il fatto è che in tutto il medio evo si son credute possibili, ma soltanto per il diavolo; e i medii si bruciavano col nome di streghe. Il fatto è che cento Tyndall e cento Edison non sono capaci di farle. Ciò basterebbe, mi pare, quando i pregiudizi non si opponessero, perchè, se l’Eusapia stessa assicurasse che le fa lei, le dicessimo: «Tu sei pazza; dì a Lombroso che ti curi».

2º Tuttavia questa ragione non è perentoria. Si potrebbe rispondere: sono cose che nessuno può fare, salvo i medii, che le fanno. Ma, io replico che, per fare queste cose, bisogna sapere come si fa. E invece l’arte di fare queste cose, cioè la magia, è una scienza occulta; ma tanto occulta, che nessuno la conosce. Egli è vero che il Sâr Péladan ha scritto ultimamente un libro intitolato: Comment on devient mage, e che il Lermina ha scritto una Magie pratique, la quale fa riscontro alla Magie dévoilée del Du Potet; e che il Papus sta pubblicando un trattato metodico di magia in tre grossi volumi. Ma io crederò che ci sia dentro qualche cosa, quando vedrò che Péladan e Papus siano diventati maghi; come credo all'Elettrotecnica del mio collega Volta, perchè vedo la luce elettrica in Piazza del Duomo. Fin là crederò