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questo caso, perchè è uno dei più convincenti; lo è per la sicurezza del fatto, attestato dall’autorità di un alto magistrato, di un senatore; e perchè il padre poteva ben sapere che lingue aveva studiato sua figlia; e perché sua figlia parlava più lingue, e facilmente, senza essere entranced, e quindi non può dirsi un sonnambulo.
Ora, quando un defunto parla la sua lingua, e questa è ignota al medio, mi par che dia una prova convincente. Infatti quando uno parla speditamente il greco, ciò che tutti ne arguiscono è che egli ha imparato il greco; perchè il senso comune, fondato sull’esperienza dei fatti normali, parte da questa premessa, che una lingua non si può parlare senza averla imparata. Dunque la spiegazione più naturale del caso della Laura Edmunds che parla il greco senza averlo imparato (cioè la spiegazione che presenta più analogia coi casi normali), dovrebbe esser questa: che chi parla per bocca di Laura non è Laura, ma un’altra persona che ha imparato il greco; tanto più se questa persona dice di essere un fratello di Marco Botzaris, e annunzia un fatto veramente accaduto in Grecia e che non si poteva ancora sapere in America.
Ma d’altra parte questa supposizione parrà poco naturale perché implica questa: che i morti non siano morti. Allora bisogna far un’altra ipotesi; e la più frequente per questi casi è che si tratti di lingua imparata e poi dimenticata; e si cita per analogia qualche vecchio che nel delirio ha parlato un dialetto imparato nell’infanzia e di cui non si ricordava nella veglia, o la serva d’un curato