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medio, perchè è naturale che il medio sogni delle sue conoscenze, piuttosto che di estranei e di indifferenti. Pure le comunicazioni veridiche di defunti ignoti al medio ed a tutti gli astanti non mancano; parecchie ne ha raccolte l’Aksàkow (p. 527.534, cfr. P. 512), per esempio quella di Abraham Florentine, che nell’agosto 1874 si manifesta, per mezzo del tavolino, nell’isola di Wight, dove nessuno lo conosce, e dice di esser morto a Brooklyn il 5 dello stesso mese, in età di 83 anni, e di aver preso parte alla guerra del 1812; e i connotati si confermano, prima per mezzo del Comando generale di NewYork, e poi rintracciando la vedova.

Ora qui non ci sarebbe rapporto. Il medio non aveva nessun interesse a leggere, dall’Inghilterra fino in America, nella mente della vedova di Abraham Florentine. Sarebbe una telepatia accidentale. Ma non per questo sarebbe impossibile; una combinazione è possibile in tutto, anche in questi fatti. Anche lo spirito di Abraham Florentine non si sarebbe trovato in quel circolo che di passaggio, per combinazione.

13° Per escludere anche queste possibilità, ci vorrebbero comunicazioni di notizie verificabili intorno a persona defunta da secoli, le quali per la loro poco importanza non potessero esser state conservate dalla storia nè dalla tradizione. Un esempio di questo genere lo trovo nella comunicazione fatta a un discendente di Sebastiano Bach da un musicista italiano, Baldassarini, che viveva alla Corte di Enrico III di Francia; comunicazione che