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i giovani mi basterebbe di far presa su una mezza dozzina, il cui cervello abbia plasticità sufficiente, non dirò per convincersi che ho ragione, ma per capire che la questione merita d’essere studiata; se studieranno, si convinceranno; e ne convinceranno dodici, e così via via contribuiranno ad ingrossare la valanga; e quando i più crederanno, anche gli altri, come sogliono, terranno dietro; e crederanno tutto quello che si vorrà; e coloro che sanno camminare di per sè, ma sanno anche fermarsi, avranno molto da gridare: Non credete ai miracoli! Non fabbricate dei dogmi! 2° Si aggiunge che, avendo già abbozzato il libro per me, non ho più che da scriverlo per il lettore; e questo è il meno. E questo appunto deve far piacere al lettore, che propriamente il libro non era fatto per lui; perchè ciò può fargli temere che non sia scritto con arte, ma lo assicura che è pensato con coscienza. 3º Si aggiunge finalmente, che lo pubblico anche per sfogarmi una volta tanto e non discorrere mai più di spiritismo. Perchè lo spiritismo è una cosa di cui non si può discorrere. Coi migliori amici si fa baruffa; gli altri vi canzonano; sopratutto quelli che non hanno letto niente. Se dite che voi avete letto e perfino veduto, le persone più educate insinuano dolcemente il sospetto che siate allucinato. Sono arrabbiature inutili. E poi anche dannose, perché la voce corre, e si perde la riputazione di uomini serj; tanto più che i giornalisti, i quali, come ognuno sa, s’intendono di tutto, sogliono appunto addurre lo spiritismo come prova evidente che l’imbecillità umana