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belle; certo quel medio, sebbene valente nell’arte sua, non lo era nell’arte poetica. Un esempio lo citerò per la sua brevità: una intelligenza occulta, che avea preso il nome o il pseudonimo di Manzoni, era chiamata con qualche insistenza da quattro sperimentatori, che conosco, dei quali non ho alcun motivo di dubitare, e dei quali posso far privatamente il nome; la risposta alla domanda insistente fu, a quanto mi dicono, questa sestina:
- Perchè sì spesso il fremito
- Della tua mano audace
- Suole dal sonno togliere
- Di desïata pace
- Gli spirti incorruttibili
- Di quei che furo un dì?
Il terzo verso non mi piace1, ma nei primi due c’è senso poetico e negli ultimi tre c’è almeno esperienza della tecnica del verso; del resto il Manzoni, sia detto con sua pace, ne ha fatti anche di peggio; e il medio e gli astanti, sebbene fossero persone colte, non erano certo capaci di tanto.
Ma tutte queste manifestazioni dell’intelligenza occulta, sebbene non siano da disprezzarsi, perchè dimostrano sempre più il dualismo psichico fra il medio e l’intelligenza occulta, non sono però da considerare come prove
- ↑ Nota alla 2a ed. — Uno dei quattro testimoni mi ha avvertito che invece di suole il testo è osa. Mi par che il verso ci guadagni.