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del defunto non ci possa dar indizii che di cose accadutegli che sappiamo già, o di cose presenti che non possiamo verificare. Tuttavia vi sono dei confronti indiretti coi quali si può qualche volta controllare anche il fantasma del defunto:

I. Può darsi che il fantasma avverta il veggente di cose posteriori alla propria morte, e che il veggente non sa ancora, e può verificare;

II. Può darsi che il veggente non abbia mai visto nè conosciuto l’originale del fantasma, ma altre persone lo riconoscano alla descrizione che egli ne fa, o egli stesso lo riconosca in un ritratto del defunto (s’intende bene, in un ritratto non mai veduto prima dell’apparizione);

III. Può darsi che non vi sia più traccia alcuna dell’originale del fantasma, eppure l’esistenza di una causa esterna dell’apparizione sia provata dal fatto che lo stesso fantasma apparisce a più persone, anche separatamente e successivamente, senza che una lo dica alle altre, o per non inquietarle o per non farsi canzonare; ed ancora che spaventi i cavalli od i cani.

Apparizioni di fantasmi di morti, le quali presentano qualcuno di questi tre caratteri, non possono essere nè apparizioni di viventi, nè allucinazioni. Ora, vi sono testimonianze le quali provino che apparizioni di questo genere si ripetono anche ai giorni nostri? rispondo che ve ne sono di più che sufficienti e per numero e per autorità, perchè si tratta di centinaia di testimoni viventi, fra i quali vi sono molte persone rispettabilissime. Io non