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pensiero di un vivente può, in certe condizioni, agire su un altro vivente, anche a gran distanza, e suscitare in esso una sensazione, un’emozione, un’idea o indurlo a un atto. L’ Ochorowicz, oltre a constatare la suggestione mentale, la spiega: le idee non viaggiano, egli dice; ma il pensiero nel cervello è movimento; ora ogni movimento si propaga (legge di trasmissione); ogni movimento propagato che incontra una resistenza si trasforma (legge di trasformazione); ogni movimento trasformato, che incontra un corpo simile a quello da cui è partito, si ritrasforma nel movimento primitivo (legge di riversibilità); quindi il nostro pensiero può propagarsi a distanza sotta la forma di vibrazioni eteree, come la luce, il calorico e l’elettricità, e, incontrando un cervello, ridiventar pensiero; e ciò tanto più facilmente quando i due cervelli sono quelli di un magnetizzatore e di un sonnambulo, o di due persone che si vogliono bene, l’una forte e l’altra sensibile. Il rapporto magnetico o simpatico fa da filo telefonico o telegrafico. Questa, mi pare, è la spiegazione dell’ Ochorowicz; e siccome è una spiegazione fisica, e non domanda al materialismo nessuna concessione, bensì domanda solo alla fisiologia di concedere che le onde nervose possano propagarsi sotto nuova forma, oltre la periferia del sistema nervoso, così finiranno per ammetterla come sicura1.
- ↑ Nota alla 2a ed. — Come accade a molte idee, specialmente a quelle di cui è venuto il tempo, l’idea dell’Ochorowicz è proposta anche da altri come loro propria. Si vede specialmente la Cerebral radiation, discorso tenuto il 10 Marzo 1892 davanti alla sezione elettrica dell’Istituto Franklin di Filadelfia, dal Prof. Houston, nome notissimo agli elettricisti; vedi la Revue scientifique, 9 Luglio 1892.