Pagina:Brofferio - Per lo spiritismo.djvu/154

giunge a cinquanta casi di fila, somiglianti sebbene raccontati da persone di diversa condizione e carattere e coltura, di cui molte note alla storia, si comincia a sospettare che ci sia sotto qualche cosa di vero; se si giunge ai cento si comincia a crederlo. Ma le collezioni io non pensavo nemmeno a leggerle; un pò perchè non sapeva se ce ne fossero, e poi perchè ero convinto che non francasse la spesa di leggerle, non essendovi nulla da imparare. E perchè? perchè i morti non possono tornare, e quindi le collezioni non possono provare che tornano. Sicchè io avevo letto poco; e non volevo legger molto, perchè facevo un ragionamento che tutti fanno senza saperlo, ma che alcuni hanno formulato (v. Wallace, ediz. francese, p. 27) e che in questo caso suonerebbe così: «Se un uomo mi dice che una pietra ha parlato, io non gli credo; se cinquanta uomini mi dicono che una pietra ha parlato, io non credo; se un numero qualunque di uomini mi dice d’aver udito le pietre a parlare, io non credo; ora il Lombroso mi dice che far parlare i morti sarebbe come far parlare le pietre; dunque un esercito di testimoni non mi farebbe credere che i morti hanno parlato». E perchè facevo questo ragionamento? perchè ero convinto di due cose: primo, che in natura non si danno miracoli (e di questo sono convinto ancora, perchè per miracoli intendo infrazioni alle leggi di natura, e se Domeneddio, posto che ci sia, dovesse ogni tanto far delle eccezioni alle leggi fatte da lui stesso, e sopratutto se le facesse per raccomandazioni dei santi