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ma l’ambiente è composto di una moltitudine d’individui. Come mai questa concordanza? si capisce benissimo la concordanza nella verità, e si può ammettere anche la concordanza nella bugia; ma la concordanza nell’errore è molto strana. È veramente strano che nessuno di questi incoscienti sia mai venuto fuori, nemmeno per isbaglio, a dire che era l’incosciente del medio. È molto strana quest’ipotesi di tutta una classe di esseri intelligenti che non sanno chi sono, ed anzi credono d’essere quel che non sono, si credono morti mentre sono vivi, ed anzi credono d’essere prima un morto e poi un altro. Spiegatemi questra stranezza.
La spiegano colle credenze popolari, coi racconti delle donnicciuole ai bambini, colle allucinazioni che molti continuano a prendere per apparizioni di morti. Ma donde vengono le credenze popolari sulle apparizioni dei morti, così diffuse in tutti i paesi? Vengono dalla tradizione; sono errori degli antichi conservati dalle balie che le raccontano ai bambini; sono insomma superstizioni. - E gli errori degli antichi? vengono dall’ignoranza. Ma l’ignoranza non può da sola produr l’errore, l’ignoranza è tenebra, e questa non può dar le traveggole. All’ignoranza aggiungiamo pure l’immaginazione; ma l’immaginazione basta a far inventare, ma non a far credere, sopratutto a produrre credenze eguali in popoli diversissimi, fra gli indiani, i Lapponi e le Pelli Rosse.