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Ma continuiamo la rassegna dei fatti che l’ipotesi dell’incosciente del medio dovrebbe spiegare; e vediamo se basti a spiegarli; o se poco alla volta non diventi assolutamente necessario ricorrere anche all’ipotesi spiritica.
Noi abbiamo che fare con un’intelligenza occulta. Poichè è occulta, vorremmo conoscerla; ora, poichè è un’intelligenza, il miglior modo di sapere chi è, è di domandarlo a lei; nessuno meglio di lei può saperlo. Ora, se la interroghiamo, essa ci risponde che è l’anima di un defunto, anzi del tale o del tal altro defunto. Questo è il primo fatto da spiegare. Ad esempio una signora, che una volta era medio, scrisse automaticamente questi versi:
- La grazia e la beltà son don fugace,
- Che il tempo fura alla caduca vita;
- Ma sfugge all’ugna del leon rapace
- Lo spirto, che del ciel la via ci addita.