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l’ipotesi del Thomson, vortici di etere. Sembra dunque che tutto questo mondo possa spiegarsi colla sola evoluzione della materia, senza ricorrere all’azione di spiriti, di esseri che ex hipotesi apparterrebbero ad un altro mondo. Si domanda a che punto dell’evoluzione gli spiriti avrebbero fatto la loro comparsa sulla terra.

Tutto questo lo so anch’io. So anch’io che, da tutto quello che voi sapete per ora sui corpi organici, dall’anatomia e dalla fisiologia comparata, siete condotti, pel principio di analogia, a tentar di spiegar l’uomo, come gli altri viventi, colle sole proprietà delle cellule di cui è composto il suo organismo; che non vedete alcuna ragione per concedere un’anima all’uomo più che per concederla ad una gregarina o ad una molecola d’acqua; che sembra che l’origine della vita si perda nelle proprietà della materia unica ed ignota di cui tutti i corpi sono composti e in cui tutti si decompongono, nell’ἄπειρον di Anassimandro, e che una moltitudine infinità di spiriti individuali e duraturi non ci aiuterebbe a spiegare i fenomeni vitali. Questo lo vedo; ma da ciò non mi sembra che risulti evidente l'impossibilità che nell’organismo umano e in altri organismi ci sia anche una sostanza intelligente ed invisibile la quale sopravviva al cadavere.

Infatti: in primo luogo non bisogna esagerare il significato dei due principj di analogia e di continuità. Come l’eguaglianza dei cittadini davanti alla legge non significa che siano trattati tutti egualmente, ma tutti in proporzione della loro condotta, così l’eguaglianza degli esseri davanti