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quella s’era annegato. Le quai cose non prima furono intese, che li creditori di Roderigo ristretti insieme, non essendo ancora venuti li tempi de’ pagamenti loro, deliberarono di spiare che egli non se ne fuggisse. Dall’altra parte Roderigo rimedio alcuno a’ casi suoi non veggendo, ma molto più per essere stracco della mala vita che la moglie gli dava, una mattina per tempissimo levatosi, montato a cavallo per la porta al Prato, non guari discosto alla casa, ove egli si tornava, se n’uscio; et poco dopo li creditori suoi per una loro spia ciò inteso, et a’ magistrati ricorsi, con molti birri et amici loro a seguitarlo si misero. Non s’era a fatica il cattivello di Roderigo dilungato da Firenze due miglia, che egli udì lo calpestio de’ cavagli che lo seguivano; onde a mal partito veggendosi, della strada maestra uscito et del cavallo smontato, appiè questo et quel campo passando, et or questo or quel fossato valicando, coperto dalle vigne et da cannetti, di che quel paese è pieno, a cercar della sua ventura si mise, et tanto