spetto alcuno egli poteva dare i suoi danari a cambio et ad usura. Quivi adunque fermatosi, facendosi chiamare Roderigo di Castiglia, prese casa nel borgo di ogni Santi, dicendo a chiunque di lui informar si voleva, che egli fanciullo partito s’era di Spagna, ed andatosene in Aleppe, là nella Soria, ove colla industria sua s’aveva guadagnato di molti migliaia di ducati; et che di quindi s’era partito et venuto a Firenze per prender donna et riposarsi civilmente vivendo. Era Roderigo, come che spagnuolo fosse, di vago et delicato aspetto, et mostrava di età d’anni trenta, leggiadro et piacevole molto. Ora non passaro molti mesi, che essendosi divolgata la fama della ricchezza et de costumi suoi, molti partiti gli furono posti innanzi, de’ quali uno più che gli altri gli piacque, et questo fu una figliuola di Amerigo Donati, uomo di sangue de’ più nobili della città, ma povero et di figliuole et di figli carico troppo più di quello che la facoltà sua sosteneva. Fece adunque Roderigo le nozze et belle et onorevoli molto, non vi lasciando cosa