non mostrando nė percenni, nè per modo alcuno a Filippo, che così aveva nome il giovane che lei amava, che di lui le calesse. Ora avendola Filippo lungamente vagheggiata, et non veggendo di poter per venire al termine che egli desiderava, quasi che disperato deliberò di palesare questo suo amore ad un sensale, compare della Catterina, il quale nella casadi lei, ma separatamente, come a Vinegia far veggiamo, tuttodi abitava: et si bene seppe con parole et con doni appresso pregarlo, che egli contentò et promise di essere il mezzano di condurre il costoro amore a fine. Perchè un giorno, atteso che Polo di casa uscisse, andatosene su alla Catterina, quello tutto et molto più che Filippo gli aveva detto, le racconto: et in somma quanto più poteva pregandola et persuadendola a compiacergli dell’amor suo. La Catterina come che non men voglia di Filippo s’avesse di contentarlo, pur per mostrare d’aver cara la sua onestà, alquanti giorni stette in contegno: pur alla fine et dalle preghiere del compar sollecitata, et d’a-