tempo del partorire, andatasene in villa, quivi una bella figliuola partorì, et segretamente datala a nodrire, a casa se ne ritornò, et non guari dopo data la Elena per moglie ad un servitore d’un parente suo, il quale a Corfù per Bailo n’andava, a buon viaggio ne la mandò. Indi a due anni sembiante facendo di voler pigliar una fanciulla dalla pietà, et quella nella casa sua per l’amor di Dio allevare, come nella nostra città tuttodì veggiamo fare mandata per la figliuola, quella prese et con grandissima diligenza fece governare, come cosa da lei non meno che la propria vita amata. Giulia adunque, che cosi chiamavasi la figliuola, ben nodrita essendo, in bellezze et in costumi tanto crebbe, che maravigliosa cosa era a vederla, et già da marito venuta, avendola più volte Girolamo molto ben considerata et istranamente piacendogli, ferventissimamente l’amava. Della qual cosa madonna Lisabetta si venne accorgendo, et con istrettissima guardia la teneva; di che Girolamo ne viveva pessimamente contento. Onde co-