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NOVELLA IV.


Madonna Lisabetta vedova rimasa, del figliuolo s’innamora, il quale d’una fanciulla servente della madre fieramente innamorato, con lei trovar credendosi, con la madre si giace, et quella impregnata, ne nasce una figliuola, della quale il figliuolo, fratello, padre et marito ne diviene.


Graziose et amorose donne, grandissimo per certo è il numero de’ cattivelli amanti, ma non minore, a giudicio mio, è quello, degli accidenti et de’ maravigliosi effetti dello ingannevole amore de’ quali come che il mondo tutto oggi ne sia pieno, non estimo però disdicevole il raccontarne uno non ha guari di tempo avvenuto; la qual cosa fo io volentieri non solamente per racconsolare gli animi vostri, ma eziandio per iscusazione vostra appresso i severi et troppo spigolistri uomini, li quali nelle opere vostre con rigido viso guardando, quelle molto più agramente di ciò che boro si converrebbe riprendono, come se voi di carne et d’ossa non foste, et oltre,